
“7 lezioni e ½ sul cervello” di Lisa Feldman Barrett si presenta come un’affascinante esplorazione del nostro organo più enigmatico, promettendo di sfidare molte delle nostre convinzioni radicate.
A chi è indirizzato?
Come chiarisce l’autrice nella “Nota” introduttiva, il libro si rivolge a tutti coloro che sono curiosi di comprendere meglio il cervello umano e la natura umana in generale. Non si tratta di un manuale tecnico, ma di una raccolta di “brevi saggi informali” pensati per incuriosire e intrattenere. Il linguaggio accessibile e le “affascinanti pillole scientifiche” lo rendono fruibile anche per chi non possiede conoscenze pregresse di neuroscienze. L’obiettivo dichiarato va oltre la mera divulgazione: l’autrice invita i lettori a riflettere su “che tipo di umani siete o volete essere”.
Capitoli principali
Esaminando il sommario, emergono alcuni capitoli particolarmente stimolanti:
- La mezza lezione: Il cervello non serve per pensare – Capovolge la nostra intuizione presentando il cervello primariamente come gestore del “bilancio corporeo” necessario alla sopravvivenza, non come macchina pensante.
- Lezione 1: Abbiamo un cervello (non tre) – Sfata il diffuso mito del “cervello trino” (rettiliano, limbico, neocorteccia), dimostrandone l’infondatezza scientifica.
- Lezione 2: Il cervello è una rete – Offre una visione più accurata del cervello come complessa rete di neuroni interconnessi, fondamentale per comprenderne le straordinarie capacità.
- Lezione 4: Il cervello prevede (quasi) tutto quello che facciamo – Introduce l’idea rivoluzionaria del cervello come organo predittivo che anticipa costantemente esperienze e azioni basandosi sul passato, con profonde implicazioni sulla percezione della realtà e sul libero arbitrio.
- Lezione 5: Il cervello lavora in segreto con altri cervelli – Esplora la natura sociale del cervello umano e l’influenza reciproca tra i “bilanci corporei” delle persone, sottolineando il potere delle parole in questa interazione.
- Lezione 7: Il cervello può creare la realtà – Analizza come il nostro cervello contribuisca attivamente alla costruzione della realtà sociale attraverso comunicazione, apprendimento e astrazione.
Concetti chiave
Alcune frasi particolarmente illuminanti sintetizzano i concetti fondamentali:
- “L’idea che il nostro cervello si sia evoluto per pensare è stata fonte di molti profondi equivoci sulla vita mentale.”
- “La funzione principale del cervello non è pensare, bensì guidare un piccolo corpo vermiforme che è diventato molto, molto complesso.”
- “La storia del cervello trino rappresenta uno degli errori più fortunati e diffusi di tutta la scienza.”
- “Il cervello è una rete, un insieme di parti connesse in modo da operare come una singola unità.”
- “La nostra esperienza quotidiana è un’allucinazione attentamente controllata, vincolata dal mondo e dal nostro corpo, ma in ultima analisi costruita dal cervello.”
- “Le parole delle altre persone hanno un effetto diretto sulla nostra attività cerebrale e sui nostri sistemi corporei, e le nostre parole hanno il medesimo effetto su altre persone.”
- “L’astrazione ci permette di vedere le cose per le loro funzioni e non solo per il loro aspetto fisico.”
Quest’opera invita a mettere in discussione le nostre idee preconcette sul cervello e sulla mente, offrendo una prospettiva basata sulle neuroscienze più aggiornate. Una lettura che promette di essere tanto illuminante quanto provocatoria.
Sommario dei Capitoli:
Nota dell’autrice
La mezza lezione: Il cervello non serve per pensare
Lezione 1: Abbiamo un cervello (non tre)
Lezione 2: Il cervello è una rete
Lezione 3: I cervelli dei neonati si collegano al loro mondo
Lezione 4: Il cervello prevede (quasi) tutto quello che facciamo
Lezione 5: Il cervello lavora in segreto con altri cervelli
Lezione 6: Il cervello crea più di un tipo di mente
Lezione 7: Il cervello può creare la realtà
Epilogo
Ringraziamenti
Appendice e note: La scienza dietro la scienza
Note